Che cos'è e cosa prevede l'intervento di Tonsillectomia?
La tonsillectomia è un intervento chirurgico che prevede la rimozione chirurgica delle tonsille palatine, ovvero quelle masse di tessuto linfatico posizionate nelle logge tonsillari, ai lati dell’orofaringe. Soprattutto in età pediatrica, svolgono un ruolo di difesa da vari microrganismi ma spesso, per diversi fattori, possono malfunzionare ed aumentare il loro volume (ipertrofia) e presentare infezioni ricorrenti (tonsilliti), con il paziente che lamenta sintomi com mal di gola (faringodinia), febbre, stanchezza e malessere generale, talvolta gonfiore ai linfonodi laterali del collo.
La rimozione chirurgica è generalmente raccomandata per pazienti che soffrono di tonsillite recidivanti (cioè frequenti e ripetute infiammazioni delle tonsille), almeno 5 o più episodi/anno) o di altre condizioni patologiche associate all’ipertrofia tonsillare, come ad esempio apnee notturne, difficoltà respiratorie o problemi di deglutizione.
La tonsillectomia è un intervento che viene eseguito in anestesia generale; durante l’intervento, il chirurgo rimuove le tonsille palatine attraverso la bocca del paziente con uno strumentario meno invasivo e senza lasciare cicatrici esterne. Dopo l'intervento, il paziente trascorre alcune ore in sala di risveglio e poi viene dimesso a casa, generalmente il giorno stesso o il giorno successivo; dopo 4 ore dalla chirurgia, può bere e mangiare cibi freddi a consistenza morbida.
La tonsillectomia è un intervento molto comune e, se eseguita correttamente, può essere molto efficace nel risolvere le infezioni ricorrenti delle tonsille palatine (tonsilliti) ed i disturbi respiratori del sonno (russamento ed apnee del sonno), specialmente in età pediatrica, associati all’aumento di volume delle tonsille stese.
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