Che cos'è la tiroide?
La tiroide è una ghiandola endocrina che si trova nella parte anteriore del collo, alla base della gola, e ha un ruolo fondamentale nel regolare il metabolismo del nostro organismo. Quando la tiroide non funziona correttamente, possono insorgere diverse patologie, che possono manifestarsi con sintomi più o meno evidenti e influire sulla qualità della vita. In questa scheda, cercheremo di spiegare in modo semplice e chiaro le principali malattie che riguardano la tiroide, i sintomi che le caratterizzano e le possibili terapie disponibili.
Quali sono le malattie della tiroide?
Esistono diverse malattie della tiroide, alcune delle quali sono:
Ipertiroidismo: l'ipertiroidismo si verifica quando la tiroide produce troppo ormone tiroideo, che regola il metabolismo del corpo. I sintomi possono includere perdita di peso, aumento della frequenza cardiaca, irritabilità, tremori, sudorazione eccessiva e problemi di sonno. Le cause possono essere l'infiammazione della tiroide (tiroidite), la malattia di Graves (una malattia autoimmune), o la presenza di un nodulo tiroideo autonomo.
Ipotiroidismo: l'ipotiroidismo si verifica quando la tiroide produce troppo poco ormone tiroideo, il che può rallentare il metabolismo del corpo e causare una serie di sintomi. I sintomi possono includere affaticamento, aumento di peso, pelle secca, capelli fragili, unghie fragili, stipsi, intolleranza al freddo e depressione. Le cause possono essere la tiroidite cronica autoimmune, l'assenza congenita della tiroide o la rimozione chirurgica della tiroide.
Gozzo: il gozzo è un ingrossamento della tiroide e può essere causato da ipotiroidismo, ipertiroidismo o la presenza di noduli tiroidei. Il gozzo può causare difficoltà a deglutire o respirare, o può essere asintomatico. Le cause possono essere la carenza di iodio, la tiroidite, l'assunzione di farmaci che interferiscono con la produzione degli ormoni tiroidei o la presenza di un tumore.
Noduli tiroidei: i noduli tiroidei sono formazioni anormali all'interno della ghiandola tiroidea che possono essere palpabili al collo. La maggior parte dei noduli sono benigni, ma in alcuni casi possono essere tumori. I sintomi possono essere assenti o possono includere difficoltà a deglutire, dolore al collo o cambiamenti nella voce.
L'incidenza dei noduli tiroidei varia a seconda del metodo di valutazione. Molti noduli sono riscontrati incidentalmente in studi di imaging della testa e del collo effettuati per altre patologie. Eziologia
La maggior parte dei noduli è benigna. Le cause benigne includono: gozzo colloide iperplastico gisti tiroidee, tiroidite, adenomi tiroidei. Le cause maligne includono i tumori della tiroide.
I noduli tiroidei possono essere dolorosi o asintomatici. Il dolore suggerisce una tiroidite o un'emorragia in una cisti. Un nodulo asintomatico può comunque essere maligno, anche se nella maggior parte dei casi è benigno.
I sintomi di ipertiroidismo (ad esempio, palpitazioni, intolleranza al caldo, perdita di peso, tremori) suggeriscono un adenoma iperfunzionante o una tiroidite, mentre i sintomi di ipotiroidismo (ad esempio, intolleranza al freddo, aumento di peso, affaticamento) suggeriscono una tiroidite di Hashimoto. I fattori di rischio per il cancro alla tiroide includono: storia di irradiazione della tiroide, soprattutto nell'infanzia o nell’adolescenza, età < 20 anni, sesso maschile, storia familiare di cancro alla tiroide, presenza di un unico nodulo solitario, disfagia (distrubo al deglutire), disfonia (disturbo della voce), aumento rapido delle dimensioni del nodulo (crescita particolarmente rapida o crescita durante il trattamento con farmaci soppressori della funzionalità della tiroide).
Cancro della tiroide: il cancro della tiroide si verifica quando le cellule della tiroide iniziano a crescere in modo anomalo e formano una massa o un tumore. I sintomi possono includere noduli tiroidei, difficoltà a deglutire, dolori al collo, cambiamenti nella voce e dolore alla gola. Le cause del cancro della tiroide non sono completamente comprese, ma possono includere fattori genetici (come nelle Multiple Endocrine Neoplasia Syndromes, MEN), l'esposizione a radiazioni, e la presenza di noduli tiroidei autonomi.
Esistono 4 tipi principali di cancro della tiroide: papillare, follicolare, midollare e anaplastico. La maggior parte dei tumori della tiroide sono carcinomi papillari o follicolari e di solito non sono altamente maligni e raramente sono fatali. Il carcinoma anaplastico, invece, è piuttosto aggressivo e ha una prognosi infausta, mentre i pazienti con carcinoma midollare metastatico possono vivere per molti anni. Il carcinoma papillare e il carcinoma follicolare insieme sono chiamati carcinomi tiroidei differenziati per la loro somiglianza istologica con il tessuto tiroideo normale e perché la funzione differenziata (ad esempio, la secrezione di tireoglobulina) è conservata.
La maggior parte dei tumori della tiroide si manifesta come noduli asintomatici. Raramente, le metastasi linfonodali, polmonari o ossee causano i sintomi di presentazione dei piccoli tumori della tiroide. La diagnosi è spesso effettuata mediante biopsia con aspirazione di un ago fine, ma può comportare altri esami.
Il trattamento dei tumori della tiroide ben differenziati consiste nell'asportazione chirurgica per le lesioni > 1,5 cm, spesso seguita dall'ablazione del tessuto residuo con iodio radioattivo. Le lesioni più piccole vengono trattate con la chirurgia o con la sorveglianza attiva.
I segni che fanno pensare a un tumore della tiroide sono la consistenza dura e sassosa o la fissazione alle strutture circostanti, la linfoadenopatia cervicale e la raucedine (dovuta alla paralisi del nervo laringeo ricorrente).
L'ecografia è utile per determinare le dimensioni di nodulo sospetti, ma può non permettere di distinguere tra una lesione benigna o maligna. Il cancro della tiroide è suggerito da ipoecogenicità del nodulo; marcata vascolarizzazione interna; bordi irregolari; altezza del nodulo maggiore della larghezza; macrocalcificazioni irregolari; microcalcificazioni psammomatose fini e punteggiate (carcinoma papillare della tiroide); o calcificazione irregolare densa e omogenea (carcinoma midollare della tiroide).
Per i noduli con caratteristiche sospette, la biopsia con ago sottile (FNAB) eseguita sotto guida ecografica è la procedura di scelta e il mezzo più economico per distinguere i noduli benigni da quelli maligni. La FNAB è generalmente sconsigliata per noduli di dimensioni inferiori a 1 cm o per noduli interamente cistici.
L'esame citologico delle cellule ottenute dalla FNAB può distinguere le lesioni benigne da quelle maligne. Per le lesioni citologicamente indeterminate, l'analisi molecolare dell'aspirato FNAB per la ricerca di mutazioni e riarrangiamenti, o la misurazione della calcitonina per un eventuale carcinoma midollare, possono aggiungere sufficiente chiarezza diagnostica per consentire una raccomandazione di trattamento ottimale.
Le malattie della tiroide nelle donne
esiste uno stretto legame tra patologie della tiroide e il genere femminile. Le donne sono infatti più colpite da problemi alla tiroide rispetto agli uomini, con una prevalenza che varia a seconda della patologia.
In particolare, le donne sono più esposte a disturbi della tiroide come l'ipotiroidismo, l'iperprolattinemia e la tiroidite autoimmune. Ciò potrebbe essere legato alla maggiore presenza di ormoni femminili come gli estrogeni, che possono influenzare la funzione della tiroide.
Inoltre, la tiroide può subire influenze durante la gravidanza e l'allattamento. Durante la gravidanza, ad esempio, il feto ha bisogno di un quantitativo maggiore di ormoni tiroidei per lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso, e questo può mettere sotto pressione la funzione tiroidea della madre. In alcune donne, questo può portare a problemi di tiroide temporanei o permanenti.
In generale, è importante che le donne prestino attenzione ai loro livelli di ormoni tiroidei, soprattutto durante la gravidanza, l'allattamento e la menopausa, quando i cambiamenti ormonali possono avere un impatto sulla funzione tiroidea. Per questo motivo, è consigliabile sottoporsi a controlli regolari e monitorare eventuali sintomi o cambiamenti che potrebbero indicare un problema alla tiroide.
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